INFORMAZIONI

 

GLI E-BOOK: I LIBRI DIGITALI IL SIGNIFICATO DEGLI E-BOOK

 
di Ludovica Mantuano, Benedetta Mazziotti, Lidia Villani, Filippo Pio Apruzzese 2^C
 

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Gli e-book sono dei libri in formato digitale. Il termine e-book deriva dalla contrazione elettronic book, che in italiano significa
appunto libri digitali. I dispositivi digitali creati per leggere gli e-book sono chiamati ereader e offrono un’esperienza di lettura simile a quella di un libro su carta, perché il loro schermo si basa sulla tecnologia dell’e-ink. Quella continuo sviluppo.
 
VANTAGGI E SVANTAGGI DEGLI E-BOOK
 
Gli e-book offrono molti tipi di vantaggi: si può cambiare font e dimensione dei caratteri per adattarli alla propria vista,
usufruire del vocabolario e del traduttore integrato, che permettono di visualizzare la definizione o la traduzione di una parola; gli
ereader possono contenere moltissimi libri, permettendo di portarne molti ed essere allo stesso tempo leggeri. Danno ,inoltre, la
possibilità di scaricarli e averli disponibili in pochi minuti, e poterli leggere anche al buio; il suo unico difetto è che trasmette troppe radiazioni al cervello umano, rischiando anche di rovinare la vista. I formati degli e-book sono principalmente due: l’ePub e il Mobi. L’ePub è un formato aperto; il Mobi è commercializzato insieme alle sue derivazioni.
 
LA STORIA DEGLI E-BOOK
 
Si suppone che gli e-book siano nati nel 1971, in America, quando Micheal S. Hart lanciò il Progetto Gutenberg, un’iniziativa che
aveva l’obiettivo di costituire una biblioteca di versioni elettroniche di libri stampati.
 
LA NOSTRA OPINIONE
In conclusione, secondo il nostro parere gli e-book possono essere vantaggiosi per vari motivi, ma allo stesso tempo anche dannosi. Quindi è consigliato utilizzare i libri cartacei, ma si può anche ricorrere all’ uso degli e-book senza farne abuso per svariate ore.
 

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Si parla da un po’ di tempo degli hikikomori; chi

sono?

di Alessia Salvini 2^G

HIKIKOMORI

 
 
Gli hikikomori sono nati in Giappone ma, ormai, questo fenomeno è diffuso in tutto il mondo, compreso in Italia. Chi sono? Gli hikikomori sono persone, la maggioranza adolescenti ma anche persone un po’ più grandi che, a causa di sofferenze provate nelle relazioni sociali, si chiudono in casa, spesso non escono neanche dalla propria camera, e non parlano con nessuno : persone in generale, coetanei e anche i familiari. Non è né depressione né dipendenza da videogiochi o da schermi in generale, ma è la pressione che fa la società sul ragazzo/a, cioè il bisogno di avere voti alti, la realizzazione personale, gli standard di bellezza, la moda e altro, quindi la causa non è una in particolare ma più cose che possono portare al rifiuto di rapporti sociali.
 
Come uscirne?
 
Questo stato può durare da pochi mesi a qualche anno e per uscire dalla situazione vissuta ci vuole del tempo. I genitori sono le migliori persone per aiutare la vittima ad uscirne; seve però l’aiuto anche di personale specializzato perché se si spinge troppo sulla persona soggetta al fenomeno , si rischia di ottenere l’effetto contrario, perché la persona dipendente sentirà un’enorme pressione addosso e finirà per isolarsi ancora di più. Bisogna ricordarsi che l’ausilio che si dà, non lo si fa per se stessi ma per la persona in difficolta, per cui deve decidere lui/lei la vita che vuole avere e non noi; dunque si può aiutare il soggetto in questione fino a un certo punto, mentre le decisioni le deve prendere il soggetto stesso.
 
Cosa fanno, come riconoscerli e quanti ce ne sono?
 
Gli hikikomori passano tutto il giorno in camera a leggere, a disegnare, a giocare ai videogiochi, a navigare su internet (bisogna ricordare che non è dipendenza da schermi o videogiochi, soprattutto perché questo fenomeno è nato prima della tecnologia) e altri passatempi che svolgono più spesso durante la sera e la notte ,perché loro invertono la giornata. Si capisce che qualcuno sta cominciando a soffrire di questa patologia perché inverte il ritmo sonno- veglia , si chiude in camera da letto, preferisce le attività solitarie, fa tante assenze scolastiche . In Giappone, dove è nato questo fenomeno ,sono 500 mila i casi accertati e si stima che in totale siano 1 milione, in Italia la stima è di più di 100 milacasi.

 

 

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NUCLEARE, PROGETTO SPERIMENTALE RIVOLUZIONARIO

di Penelope d’Angelo 

Fusione nucleare

 

La fusione nucleare è un processo in cui i nuclei leggeri, cioè con pochi protoni, possono fondersi per formare nuclei più pesanti liberando enormi quantità di energia.

L’ ITER è un progetto sperimentale che mira a costruire la macchina per la fusione più grande al mondo. Hanno aderito: Europa, Russia, Cina, Corea, Giappone, India e Stati Uniti. Questo progetto andrà avanti fino al 2060, durante il quale ci saranno diverse fasi; nel 2040 ci sarà DEMO, la costruzione di un campo magnetico che sarà il primo prototipo della fusione nucleare. Si concluderà nel 2060 con la sua commercializzazione. L’ ITER serve per dimostrare che è possibile generare energia elettrica in modo vantaggioso.
La fusione nucleare non produce anidride carbonica, inoltre è pulita, cioè non lascia scarti radioattivi a lunga vita. Questo campo magnetico ha il fine di isolare una temperatura molto elevata ma anche molto bassa per far sì che le radiazioni si spengano da sole. In questo modo avremo enormi quantità di energia
senza inquinare il pianeta.
 

 

“GLOBAL WARNING”, UNA SCOMODA VERITA’   

La nostra scuola, la Leonardo da Vinci, ha proposto agli alunni di determinate classi un approfondimento sul riscaldamento globale. Lo ha fatto attraverso la visione del film documentario “Una scomoda verità”, di Al Gore, vicepresidente degli U.S.A., al tempo di Bill Clinton.

 

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di Stefania Pennacchi,

Rebecca Lupo,

Elisa Dentici

Classe 2^ F

Ma andiamo con ordine. Cos’è il global warming? Rappresenta un effetto dell’innalzamento della temperatura media atmosferica in superficie, registrato su scala globale, negli ultimi 100 anni.

Le cause del Global Warming costituiscono un campo di ricerca attivo. La maggior parte della comunità scientifica concorda nell’indicare le attività umane di produzione di gas serra ed il disboscamento come la causa principale del riscaldamento globale. Tuttavia non vi è unanimità di vedute.

Il protocollo di Kyoto è un trattato internazionale in materia ambientale. Riguarda il global warming ed è stato redatto l’11 dicembre 1997, nella città giapponese di Kyoto da più di 180 Stati e Paesi. E’ entrato in vigore il 16 febbraio 2005, dopo la ratifica da parte della Russia. A maggio 2013 gli Stati che hanno aderito e ratificato il protocollo sono diventati 192.

 

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TUTTI AL QUIRINALE!

Istituti scolastici  da tutta Italia sono accorsi per incontrare  il Presidente della Repubblica.

 

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di Giulia Ghettini e Giuseppe Mammucari 

Il giorno 19 Aprile 2018, noi rappresentanti delle prime e delle seconde,  insieme alla professoressa Rossi e al  professor Pennesi dell’istituto comprensivo Da Vinci/Rodari ci siamo recati al Quirinale per un incontro con il Presidente della Repubblica Mattarella.

LA VISITA

Dopo un’ora e mezza di viaggio siamo finalmente arrivati al Quirinale e abbiamo immediatamente visto la sfarzosità del palazzo e il cambio delle guardie (che avviene ogni ora). Al termine dei controlli, insieme ad una guida abbiamo iniziato la visita del Quirinale. Il primo luogo visitato è stato il cortile dove ci hanno spiegato la storia del palazzo; lì il Presidente accoglie i capi di Stato.

Successivamente ci siamo recati nel  giardino dove il responsabile dei giardinieri ci ha parlato delle  piante presenti in quel luogo e ci ha mostrato la pianta che produce piccoli cocchi, molto particolare per il clima italiano,ci ha illustrato la storia del giardino e ci ha mostrato la fontana Rustica,uno dei monumenti più antichi del giardino del Quirinale,dalla quale fuoriescono degli schizzi d’acqua nascosti nel pavimento.Il re aiutato da un funzionario  invitava i suoi ospiti ad ammirare il pavimento della fontana dal quale poi uscivano degli spruzzi che bagnavano gli invitati come “pulcini”.

LO STUDIO DEL PRESIDENTE

Una volta lasciati i giardini siamo andati nello studio dove il Presidente ogni 31 Dicembre tiene il discorso augurale in diretta a tutti i cittadini italiani e riceve i capi dei partiti per scegliere il Premier. Subito dopo abbiamo visto sale allestite dai francesi di Napoleone che per un breve periodo conquistarono il Quirinale, ricche di affreschi e mosaici (come tutto il palazzo). L’ultima importante sala visitata e’ stata quella degli scrigni dove i re tenevano tutti i loro beni (questa sala e’ ricca di vasi cinesi). Infine, finalmente, ci siamo recati al salone delle feste dove abbiamo incontrato Mattarella che ha risposto ad alcune domande (sui diritti del cittadino) degli istituti presenti.

IL DISCORSO DEL PRESIDENTE

Egli ha parlato della libertà, delle nostre responsabilità di cittadini, dell’impegno che ognuno di noi deve assumersi per il bene del nostro paese e di come noi ragazzi dobbiamo avere cura dell’ambiente che ci circonda. Inoltre ci  ha invitato ad avere rispetto per culture diverse dalla nostra ed essere accoglienti verso tutti. Successivamente tutte le scuole hanno fatto una foto con il Presidente.

Questa e’ stata la nostra avventura al Quirinale, un’esperienza che ricorderemo per tutta la vita.

 

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CAMBIAMENTI CLIMATICI E TRASPORTO MARITTIMO: L’ITALIA SOFFRE

Classifica dei Paesi europei per ridurre l‘impatto dei cambiamenti climatici legati al trasporto marittimo. I Paesi europei con gli obiettivi più ambiziosi sulla diminuzione dell’inquinamento navale sono Germania, Belgio e Francia. Lo mostra una classifica di “Transport & Environment”.

 

Marittimo

di Andrea Galetto e Federico Burchietti  (2^E)

L’Italia ha obiettivi poco o per nulla ambiziosi, in termini di riduzione delle emissioni inquinanti legate al trasporto marittimo. Con quegli obiettivi, gli effetti delle politiche ambientali rischiano di essere altrettanto scarsi. Il nostro paese è relegato al terzultimo posto, seguito solo da Cipro e Grecia, nella classifica dei paesi Ue stilata da “Transport & Environment”, la Federazione europea delle associazioni per la sostenibilità dei trasporti. I cinque Paesi peggiori nella classifica sono Grecia, Cipro, Italia, Portogallo e Croazia. Durante l’incontro del suo comitato dell’ambiente, il mese prossimo, l’IMO dovrà approvare un piano per ridurre le emissioni di gas serra dovute al trasporto marittimo.

IL COMMENTO

Veronica Aneris, rappresentante italiana di T&E, commenta: “La totale assenza di ambizione climatica mostrata dal Governo italiano è preoccupante: l’Italia è tra i Paesi europei maggiormente esposti agli impatti del cambiamento climatico e dunque ha più interesse degli altri a sostenere posizioni ambiziose a favore della protezione del clima. Tuttavia, il governo sembra completamente ignorare i rischi ambientali: opera per mantenere lo status quo e continua a difendere i soli interessi dell’industria. Ci auguriamo che il nuovo governo prenda finalmente coscienza dell’importanza di mettere la lotta al cambiamento climatico in cima alle priorità e agisca di conseguenza”.

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RICORDANDO STEPHEN HAWKING

Il grande scienziato si è spento di recente dopo aver a lungo combattuto contro una terribile malattia

 

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di Ruben Viola

Davide Sorrentino

Manuel Millefiori

Mario Mattera

Matteo Negro

Leonardo Di Vittorio 

Classe 3^C

BIOGRAFIA

Stephen Hawking nasce a Oxford l’8 Gennaio 1942, muore a Cambridge il 14 Marzo 2018. E’ conosciuto per i suoi rilevanti studi sui buchi neri, sulla cosmologia quantistica e sull’origine dell’universo. Il 20 aprile 2009 sembrava fosse arrivato il momento che i medici avevano previsto da decenni.

Stephen Hawking, lo scienziato che aveva battuto una malattia debilitante pur di diventare il fisico più conosciuto in vita, era sul punto di morire. L’Università di Cambridge aveva diffuso una brutta prognosi: Hawking, a cui era stata diagnosticata la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) quando aveva 21 anni, era stato descritto come “molto malato” e “sotto accertamenti” all’ospedale.

LE SUE SCOPERTE

Insieme a Carter, Israel e Robinson ha fornito la prova matematica del teorema dell’essenzialità Di John Archibald Wheeler, cioè che i buchi neri sono caratterizzati solamente da tre proprietà: la massa, il momento angolare e la carica elettrica. Nel 1974 dimostro che, dal punto di vista termodinamico i buchi neri sono corpi neri e sono descritti dalle leggi della termodinamica: posseggono cioè una temperatura e un’entropia definite dal loro campo gravitazionale e dalla loro superfice.
Di conseguenza, nonostante il teorema dell’aria, dovrebbero irradiare, grazie ad un fenomeno quantistico, particelle subatomiche. Questa radiazione, nota come radiazione di hawking , ha caratteristiche termiche che dovrebbe portare alla progressiva diminuzione di massa del buco nero.
Il meccanismo quantistico che produce questa reazione si sviluppa in quanto, sull’ orizzonte degli eventi, corpi di particelle e anti-particelle virtuali che sono emesse normalmente nel vuoto dalle fluttuazioni quantistiche.

IL PARADOSSO

Nel 2015 ha elaborato una nuova soluzione matematica al paradosso, da lui considerata quella definitiva e pubblicata nel 2016, secondo cui il buco nero conserva sempre l’ informazione, pur cancellandola in parziale deroga del teorema no-hair: alcune particelle lascerebbero un’impronta olografica a due dimensioni sull’orizzonte degli eventi, in questo modo l’informazione seppur parziale e caotica, sopravvive e torna indietro con la radiazione, e non sono violate né la relatività generale, né la meccanica quantistica o la legge di conservazione dell’energia.
Nel documento pubblicato sul web, Hawking e i colleghi Malcom J. Perry dell’università di cambridge e Andrew Strominger di Harvard spiegano , con le parole riassuntive di Strominger, che «abbiamo dimostrato che quando una particella carica entra, si aggiunge un fotone al buco nero. Quindi si aggiungono “capelli” al buco nero»; il fotone prodotto dalla particella negativa entrata nel buco nero, e che fa perdere massa tramite annichilazione, non entra all’interno dell’oggetto. Secondo Hawking, questi “peli” o “capelli” – Wheeler con “peli” intendeva qualcosa che potrebbe sporgere dal buco nero per rivelare i dettagli dell’oggetto che l’ha creato, in particolare le linee del campo magnetico di una stella – sono dimostrabili sperimentalmente e restano sull’orizzonte degli eventi essendo molto piccoli e privi di massa. Se il fotone (o in alternativa un gravitone) è “soffice” (“soft photon”, con un’energia di punto zero, troppo bassa per essere rilevata), il buco nero mantiene la stessa energia, ma un momento angolare diverso, che porterebbe alla fuoriuscita di una specie di “fiocco di neve” con proprietà legate alla sua origine e alla sua storia. Potrebbe essere possibile, quindi, analizzando il magnetismo e gli effetti correlati ai buchi neri, recuperare informazioni sugli oggetti che li hanno creati, e il determinismo delle leggi fisiche non sarebbe aggirato dal paradosso.

Un’altra teoria sostenuta da Hawking ipotizza la presenza dei buchi neri primordiali, generati dalle fluttuazioni nella densità della massa-energia nei primissimi istanti di vita dell’universo anziché dal collasso di una stella massiccia. Questi micro buchi neri, potendo avere una massa minore rispetto a quelli generati dai collassi stellari, emetterebbero una radiazione più intensa e sarebbero quindi individuabili dalle sonde e dagli osservatori astronomici. Se queste radiazioni fossero effettivamente rilevate, permetterebbero una verifica sperimentale dell’esistenza della radiazione di Hawking.

 

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“FORTNITE”: IL GIOCO DELL’ANNO

Fortnite

 

di Luca Iannotti (2A)

Fortnite, senza ombra di dubbio è il gioco dell’anno con ben 25.722.369 player; infatti si tratta di un free-to-play, cioè un gioco gratuito. È compatibile per tutte le piattaforme elettroniche: PC, Xbox One, PS4 e telefoni IPhon,; però su alcune console come PC e PS4 è ancora in BETA, cioè non è ancora un videogioco completo. Infatti, per questo motivo, alcuni videogiocatori si sono lamentati del lag o della grafica.

GENERE “SOPRAVVIVENZA”

Il genere è “sparatutto” e “sopravvivenza”; si divide in due parti: Battle Royale, modalità gratuita e Salva il Mondo a pagamento. La modalità Battle Royale, consiste in un tutto contro tutti: si devono prendere le armi in una località a tua scelta della mappa ed eliminare più nemici possibili e vincere la partita.
Questa modalità è composta anche in un menu, in cui si possono comprare emote e costumi, anche scegliere la modalità da giocare tra quella in singolo, in coppie o a squadre da 4 videogiocatori. È un gioco fondato dal gruppo di Epic Games e da quest’ultimi è considerato un incrocio, tra Call of Duty, Minecraft e Left 4 Dead.
Epic ha creato dei personaggi principali, da cui partono i costumi da comprare con i v-buck; a questi personaggi hanno dato i nomi di Clarence, Jimmy, Mary, Mark e Jack. Questo è il videogioco che ha avuto più accessi online, tra FIFA, Far Cry 5, Call of Duty WW2 e Minecraft.

LEGENDA

Lag= quando non riesci a giocare poiché la connessione è debole e il gioco va a scatti.
Emote= sono immagini da scaricare.
V-buck= monete virtuali che si usano durante il gioco

 

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NETFLIX E LE SERIE TV

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di Chiara Rispoli

Julia przbytek

Paolo Perrone

Davide Sercia 

Netflix è una piattaforma videoludica creata il 29 agosto 1997 a Scotts Valley. Netflix è diventato comune tra i ragazzi dopo la pubblicazione della seconda stagione della serie fantascientifica Stranger Things a ottobre 2017. Dopo aver visto l’aumento delle iscrizioni dei giovani, ha puntato alla pubblicazione di contenuti sempre più adatti ai ragazzi, come le serie in collaborazione con Marvel iniziata nel novembre 2013.

Le serie più note di questa collaborazione sono Jessica Jones, pugno d’acciaio, Luke Cage e uno spinoff di Daredevil, noto come the Punisher. Abbiamo fatto un sondaggio in classe con i nostri compagni ed è emerso che fra i ragazzi le serie più conosciute sono: la Casa de Papel, Stranger Things, Teen Wolf e the End of of the fucking world.

Netflix si propone come un nuovo modo di intendere la televisione, accessibile con tutti i dispositivi elettronici e in ogni luogo dove ci sia una connessione. Rimarrà presente nelle vite dei giovani e degli adulti per molto tempo, grazie a nuovi e sempre più coinvolgenti episodi. Netflix potrà molto presto sostituire la nostra televisione.

 

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SALUTE, ECCO LE COSE CHE FANNO MALE

 

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di Martina Gentile

Ci sono tantissime cose che fanno male alla salute, davvero troppe, ma molte persone sembrano ignorarlo.

Adesso ne elenco alcune:

  • Droga
  • Sigarette
  • Alcol
  • Bere troppo caffè;
  • Assumere troppi farmaci(anche subito dopo il minimo disturbo);
  • Bere poca acqua;
  • Riposare poco;

Droga:

Una droga è una qualsiasi sostanza che, se inalata, iniettata, fumata, ingerita, assorbita attraverso un cerotto sulla pelle o sciolta sotto la lingua provoca un temporaneo cambiamento fisiologico nel corpo.  Pensate ad un ragno sotto effetto di droga. Ecco delle persone hanno fatto questo esperimento e ad ogni tipo di droga facevano una ragnatela diversa. Insomma abbiamo capito che la droga non fa molto bene all’organismo.

Sigarette:

Divertirsi e’ una cosa bellissima, una delle più grandi gioie della nostra vita, spesso però il significato di questa parola viene frainteso. Per il nostro corpo non c’è niente di divertente nell’essere intossicato e soffocato dal fumo o dalle svariate sostanze chimiche e tossiche che contiene la sigaretta, e che poi deve sforzarsi di espellere. Inoltre fumando danneggiamo anche chi ci sta attorno rendendoli fumatori passivi. Un miliardo di fumatori, per un totale di 6mila miliardi di sigarette e 6,5 chili di tabacco a testa ogni anno. Nel 2004 sono morte 4 milioni di persone a causa del tabacco. Più o meno, una vittima ogni sei secondi. Inoltre il fumo causa molti tumori, invecchiamento, ingrassamento, danneggia il cervello… insomma causa moltissimi danni ma non voglio stare qui ad annoiarvi.

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Alcol:

Stesso discorso per quando si esagera con l’alcool, il quale come minimo (oltre ai danni che causa al cervello) ci intasa il sangue e ci disidrata l’organismo. Ci sono modi decisamente migliori e più sani per divertirsi e gustarsi la vita davvero. Basta solo cercarli, in base ai propri gusti.

Bere troppo caffè:

Anche se non come l’alcol e il fumo, anche bere troppo caffè causa danni.

Quanti caffè avete bevuto? Uno appena alzati dal letto e poi a metà mattina. Quello immancabile a fine pranzo e uno nel pomeriggio. La sera, anche dopo cena? Beh, siete già a cinque. Secondo un’indagine consumare oltre 4 caffè al giorno aumenta del 56% il rischio di morte precoce per una serie di fattori e malattie. La quantità fa la differenza.

Assumere troppi farmaci (anche subito dopo il minimo disturbo):

In un’era come la nostra dove la velocità è tutto e il tempo non basta mai, cerchiamo e scegliamo quasi sempre quelle soluzioni che ci promettono risultati rapidi. Questa mentalità poi, ovviamente, condiziona il modo in cui vediamo la guarigione e la salute. E quindi appena prendiamo un banale raffreddore, qual è la prima cosa che ci viene in mente? L’aspirina giusto? Prendi questa piccola pillola magica e subito starai meglio. Spesso però farmaci non affrontano la vera causa del nostro malessere, si limitano a spegnere i sintomi, ti danno solo un po’ di tempo per recuperare. L’effetto delle medicine poi non è eterno e non rimuovendo il colpevole del vostro malessere, passato un po’ di tempo, il raffreddore ritorna e magari si trasforma in influenza.

Bere poca acqua:

Un cammello può vivere per giorni o addirittura mesi senza acqua, noi esseri umani invece no. Stare a lungo senza bere acqua o bere solo quando si ha sete non e’ una cosa proprio salutare. La mancanza di sete, in realtà, e’ un segnale e ci dice che il nostro corpo e’ quasi disidratato. Non serve neanche ripetere che il nostro organismo e’ fatto per la maggior parte di acqua e che ha bisogno di essere rifornito costantemente. L’acqua ci serve per dissetarci, per digerire, per ripulire il nostro organismo e per svariati altri processi che garantiscono il corretto funzionamento del nostro corpo e del nostro sistema immunitario.

Riposare poco:

Il nostro corpo ha bisogno di riposarsi almeno 5 o 6 ore al giorno per ricaricarsi,ed e’ preferibile che durante questo tempo si goda di un sonno di qualità. Le ripercussioni fisiche e mentali del cattivo sonno sono veramente non indifferenti e chi dorme poco corre un maggior rischio di incontrare malattie come obesità, diabete e pressione alta. Altri disaggi del cattivo sono possono essere: scarsa memoria, funzioni cognitive deteriorate e relazioni insoddisfacenti.

Questi sono solo alcuni dei tanti problemi che causano danni alla nostra salute, sono diciamo i più “importanti” e quelli assolutamente DA EVITARE.

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GIOVANI “OBESI”

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Se ne parla, ormai, sempre e ovunque. Giornalisti, studiosi e persone comuni sono interessati al problema della diffusione dell’obesità tra i giovani e i giovanissimi. Sono numerosi i congressi e le ricerche sulle cause che sono alla base della diffusione del fenomeno.

di Sara Marangon (2 D)

I dati del “CHildhood Obesity Surveillance Initiative-COSI” parlano chiaro. In Europa ci sono 22 milioni di bambini in sovrappeso di cui oltre cinque milioni obesi. Questo dato è destinato ad aumentare di circa 400.000 casi ogni anno. In Italia i bambini risultano in sovrappeso in una percentuale più elevata nell’età compresa tra i 6 e i 9 anni; tra i 10 e i 17 anni la percentuale, fortunatamente, diminuisce.

LE CAUSE

Le cause principali di questo fenomeno sono:
– la diffusione di fast food americani che offrono ai giovani clienti gustose bibite gassate e zuccherine e cibi veloci e molto grassi;
– le cattive abitudini alimentari: bassa è la percentuale di giovani che fanno colazione al mattino o che la fanno in maniera adeguata. I ragazzi preferiscono le merende ipercaloriche e preconfezionate.
– la scarsa attività fisica: solo pochi ragazzi svolgono sport in modo adeguato alla loro età. I giovani preferiscono trascorrere molto tempo davanti a un pc o alla play station piuttosto che uscire e fare sport con gli amici all’aria aperta;
– i genitori sottovalutano il problema. I grandi, infatti, sono sempre più impegnati nel lavoro e dedicano sempre meno tempo alla preparazione di merende salutari e fatte in casa e difficilmente si rendono conto dell’importanza dello sport per una buona crescita del fisico dei propri figli.
Il sovrappeso non è solo un problema fisico, ma anche psicologico se il povero ragazzo a cui piace mangiare “male” è preso di mira dai propri amici che lo deridono.
La gravità della situazione sta emergendo anche grazie alle campagne di prevenzione che sono fatte dagli ospedali pediatrici come il “Bambin Gesù” di Roma o il “Santobono” di Napoli, dove sono tantissimi i giovani ricoverati ogni anno per i problemi legati all’obesità spesso, purtroppo, risolvibili solo grazie a operazioni di riduzione dello stomaco.
I pediatri, sottopongono, ormai regolarmente i propri piccoli pazienti a visite di controllo del peso e danno indicazioni chiare ai genitori su come alimentare correttamente i propri figli.

MERENDE “SALUTARI”

Sono sempre di più le scuole, anche in Italia, in cui si distribuiscono merende “salutari” come frutta e verdura fresca aderendo a un’iniziativa nata a Bruxelles. La nostra scuola, l’IC “Da Vinci-Rodari”, insieme ad altre scuole di Latina, in occasione della “Giornata della Terra”, il 27 Aprile scorso, ha organizzato una merenda salutare e nutriente per noi alunni contribuendo alla promozione di comportamenti utili sia alla nostra salute che al bene dell’ambiente. La giornata del 27 Aprile può essere un buon inizio, ma il problema va affrontato.
Come si può, quindi, combattere il fenomeno dei giovani “obesi”?
Non è facile. Bisogna lavorare su più fronti. Nelle case va reintrodotta la dieta mediterranea ricca di frutta e verdura di stagione e di alimenti sani. La famiglia e la scuola devono “educare” i giovani a una corretta alimentazione mettendo in evidenza i problemi fisici e psicologici legati a un’alimentazione a base di fast food. I genitori devono trovare il tempo per cucinare in modo sano e adeguato merende gustose per i figli. Lo sport deve entrare a far parte della routine quotidiana dei giovani.
Insomma, nei ragazzi, un filo di grasso ci può pure stare (bisogna stare attenti anche alle conseguenze che l’anoressia può causare) ma l’obesità è un’altra cosa: fa male e non va sottovalutata.

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AVENGERS INFINITY WAR: UN SUCCESSO MONDIALE

Ultimamente al cinema, è uscito il nuovo film Marvel Avengers Infinity War, un film che al botteghino   ha guadagnato nelle prime 24 ore, 3 milioni di euro solamente in Italia.

avengers

 

di Luka Kozul 2^H

Marvel con un budget di 3.000.000 di dollari riesce a fare una creazione che aspettavano tutti fan dei supereroi. Su scale globale finora ha guadagnato la somma di ben   754 900 000 di dollari, con cui scala la classifica dei film più visti al momento, e ottiene un record per l’incasso. Nel   film sono presenti tutti i supereroi Marvel: Iron man interpretato da da Robert Downey Jr, Captain   America interpretato da Chris Evans, Thor interpretato da Chris Hemsworth, Hulk interpretato da Mark Rufallo, Vedova Nera interpretata Scarlett Johansson, etc.

Anthony Russo uno dei direttori del film hanno detto: “Bisogna sempre fare in modo che le tue scelte risultino organiche con la narrazione, e bisogna inserire [i personaggi] nel modo giusto. […] Vorremo inserire tutti quanti nel film, ma dobbiamo affrontare un processo per… capire qual è la storia migliore che possiamo raccontare”

Come sempre Marvel, riesce a creare capolavori dei quali le persone si innamorano. C’è anche da dire che senza i fumetti del fumettista Stan Lee che ha iniziata la sua carriera nel 1941 con Captain America, film del genere non sarebbero ma stati creati, e dunque non avremmo potuto vedere i supereroi Marvel.

Il film parla di come gli Avengers combatteranno un nuovo nemico per l’umanità: Thanos, un alieno che vuole ricreare l’universo a suo piacimento con le gemme dell’Infinito, pietre magiche da poteri sovrannaturali. Riusciranno i nostri eroi a fermarlo? Lo si potrà scoprire soltanto andando al cinema.

 

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ALLA CONQUISTA DEL PIANETA MARTE

Tra il 2020 e il 2030 ci saranno due atterraggi su Marte. Ci sono diciotto punti dove far atterrare il ROVER, ma la N.A.S.A. da diciotto punti che ha valutato per l’atterraggio, ne ha selezionati tre e tra questi entro il 2018, ovvero a due anni dal decollo del ROVER, ne sceglierà uno.

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di Emanuele Perrone (2^E)

I tre luoghi candidati finalisti sono il cratere Jezero, sede di un antico lago marziano; una regione chiamata Northeast Syrtis, dove una volta circolavano acque calde ed, infine, le Columbia Hills,già esplorate dal primo ROVER Spirit.
Il ROVER quando atterrerà su Marte, nel luogo scelto per l’ammartaggio, dovrà raccogliere venti tipi di rocce, di cui dovranno essere analizzati i singoli campioni.
Un nuovo progetto, tra le venticinque visionarie proposte di esplorazione interplanetaria, analizzate dalla N.A.S.A., ridurrebbe un probabile fallimento della missione del ROVER per il frequente problema della rottura dei droni nelle missioni. Grazie a scienziati giapponesi, in collaborazione con quelli americani, sono state ideate le Marsbees ,cioè api marziane che verranno inviate sul Pianeta Rosso per arricchirci di nuove e preziose notizie.

LE API MARZIALI

Quando il ROVER finirà il suo lavoro nel 2020 verrà inviato questo sciame di api marziali che hanno un corpo grande quanto dei bombi e un paio d’ali come quelle di una cicala, abbastanza grandi per sollevarli in volo; sono inoltre dotati di una piccola molla che serve a conservare l’energia cinetica in eccesso e come strumento di
risparmio energetico. Hanno sensori per rilevare per esempio, tracce di metano e anche strumenti di comunicazione wireless necessari per comunicare e coordinarsi tra loro.

I Marbees partono da una base mobile e rientrano in essa perché è sia la loro stazione di ricarica che centro delle loro comunicazioni.
Lo sciame diminuisce moltissimo il rischio di fallimento di una missione, perché gli insetti drone sono semplici da rimpiazzare in caso si danneggino, mentre un ROVER
andrebbe rispedito. Tutte queste macchine costeranno in un primo momento circa 125 mila dollari (102
mila euro).

 

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INQUINAMENTO: PROBLEMA CHE ARRIVA DA LONTANO

Oggi la popolazione è aumentata notevolmente e con essa anche i rifiuti. L’inquinamento non è un fenomeno recente ma si verificava già nei tempi antichi.

 

inquinamento

 

di Marina Brizzi

Daniele Cesarano

Fabiana Farina

Emanuele Longo

Classe 2^G

Secondo la rivista “Science” pubblicata nel 1983, nelle caverne preistoriche si trovava un’elevata quantità di fuliggine. Alla fine 1940 si verificarono eventi estremi a causa dello smog nelle città di Los Angeles e di Donora (Pennsylvania). Alla fine della seconda guerra mondiale l’inquinamento diventò un tema di discussione molto popolare, a causa della ricaduta radioattiva. Lo smog per la sua composizione chimica danneggia gravemente la nostra salute, provocando varie difficoltà respiratorie e il cancro, oltre a nuocere all’ozono che ci protegge dai raggi X (radiazioni) e dai raggi UV (ultravioletti) emanati dal sole. È considerato inquinamento solo se commesso dall’uomo.

LE INIZIATIVE E I CASI GRAVI

In alcune città con il più alto tasso di inquinamento si vieta l’uso di mezzi a motore in una determinata zona proprio per limitarlo. Un sommozzatore inglese, immergendosi nelle acque dell’indonesia ha mostrato che nuotava tra bicchieri e buste. Infatti l’Indonesia scarica quasi 130 mila tonnellane di spazzatura al giorno nel mare: per inquinamento si colloca al secondoposto. In val Bormida, il 12 maggio 1956 si svolse una grande manifestazione, che risalì tutta la valle per protestare contro l’inquinamento. 52 persone tra cui figure storiche delle lotte dei contadini della valle vennero arrestate. Nella valle operava l’ACNA (Azienda Coloranti Nazionali e Affini), afferente all’industria EniChem, da cui si riversarono per decenni ingenti quantità di SO2, benzene e fenoli sterilizzando una vasta area. Nel 1960 il Ministero dell’Agricoltura rinnovò all’ACNA di Cengio la concessione a derivare le acque del Bormida per 70 anni. Nel 1969 venne chiuso l’acquedotto di Strevi, a oltre 100 km di distanza da Cengio: le acque del fiume si tingevano di un colore diverso ogni giorno. Nel 1970 il sindaco di Acqui Terme sporse denuncia contro ignoti per avvelenamento di acque destinate al consumo umano. Nel 1988 un incidente indurrà il Ministro dell’Ambiente Giorgio Ruffolo a decretare una prima chiusura dell’impianto, e definitivamente nel 1997. Il disastro di Seveso è un altro paletto dell’evoluzione nella coscienza ambientale italiana: l’incidente, avvenuto il 10 luglio 1976 nell’azienda ICMESA di Meda, provocò la fuoriuscita di una nube di diossina del tipo TCDD, una tra le sostanze tossiche più pericolose esistenti. La nube tossica investì una vasta area di terreni nei comuni limitrofi della bassa Brianza, in particolare Seveso, con seimila residenti esposti ai danniNel 1976, dopo il disastro di Seveso, venne promulgata la Legge Merli, che per prima stabiliva limiti e divieti precisi alle emissioni inquinanti. Fabbriche di diversa natura cominciarono quindi a scaricare i propri rifiuti di notte, a nasconderli nei terreni circostanti, a diluirli per abbassare le concentrazioni.

 

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L’INQUINAMENTO SI PUO’ COMBATTERE

 

delfini

 

di Federica Zanatta

Alice Magrin

Adriana De Cupis 
Classe 2°G

Sapete qual è la causa principale della morte dei delfini? L’inquinamento. Da alcuni anni si sono verificate diverse epidemie di morbillo. Le prime nel 1992, le ultime qualche settimana fa, con un numero elevato di cetacei morti. In Toscana ci sono stati 15 spiaggiamenti di delfini, tutti della specie Stenella. Sulle cause, “si può ipotizzare che i casi potrebbero rientrare nell’ultimo fenomeno epidemico di Dmv”, il Dolphin morbillus, ovvero il morbillo dei delfini, che viene provocato principalmente dall’inquinamento dei mari e dal traffico delle automobili.

Analogamente, è di qualche giorno fa la notizia della morte di un capodoglio, in Spagna, trovato con 30 Kg di plastica nello stomaco e nell’intestino. Il terribile responso dell’esame autoptico, condotto dai veterinari specializzati in cetacei del Centro di Salvataggio della fauna selvatica di El Valle, pone nuovamente sotto i riflettori l’impatto dell’inquinamento marino provocato dai rifiuti plastici, diventato una vera e propria emergenza mondiale.

ARGINARE IL FENOMENO

Ma come si può contrastare questo fenomeno? Solo la politica dei singoli Stati ha il potere di bloccare l’inquinamento o ciascun cittadino può contribuire nel proprio piccolo? E le scuole, che strumenti hanno a disposizione?
Per contribuire a combattere il fenomeno dell’inquinamento, la nostra scuola ha accettato di partecipare al progetto “Eco School” ormai da tanti anni. Il progetto consiste nel rendere la scuola più ecologica, grazie al riciclo dei materiali. Per completarla bisogna percorrere sette passi e sono:
1. Eco comitato: consiste nello scegliere dei membri che propongono dei progetti “ecologici”;
2. Indagine ambientale: è un piano generale dei consumi della scuola;
3. Piano d’ azione: è il cuore del progetto per migliorare i consumi e ottimizzare il riciclo dei materiali;
4. Monitoraggio e valutazione: consiste nel valutare i progressi attuati secondo il progetto;
5. Informazione e coinvolgimento: consiste nel trasmettere alla sede nazionale ed alle altre scuole in Europa i progressi fatti;
6. Integrazione curricolare: consiste nel coinvolgere gli insegnanti nel progetto e un maggior approccio con le altre persone;
7. Eco codice: consiste nell’ avere il certificato ufficiale Eco schools e finalmente innalzare la bandiera verde nella nostra scuola.

La bandiera verde è il simbolo di Eco schools, essa è composta da un albero sintetizzato che rappresenta il riciclo e l’ecologia, successivamente sono rappresentate due pagine che simboleggiano la struttura scolastica.