IL TIMORE DELLO SPECCHIO
I problemi di autostima al giorno d’oggi con i canoni di bellezza, e cosa si prova
ogni volta che ci si guarda allo specchio.
” Un sogno norvegese di 2 ragazzi dodicenni”
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TUTTI INSIEME PER L’AMBIENTE
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IL BUBBLE TEA, LA MODA DEGLI ADOLESCENTI
di Greta Mantovani, Palombo Ariane e Ginevra Pacilli 2B
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I DISTURBI MENTALI NEGLI ADOLESCENTI
Ad oggi, circa 1 adolescente su 7 ha un disturbo mentale e di questi 89 milioni sono maschi e 77 milioni sono femmine. Alcuni di questi disagi si aggravano così tanto da portare quasi 46.000 ragazzi ogni anno a togliersi la vita. Il suicidio è nel mondo, la seconda causa di morte tra gli adolescenti.
di Alessia Salvini 3^ G
Alcuni dei disturbi più conosciuti sono:
- Disturbi d’ansia
- Depressione
- Disturbo bipolare
- Disturbi alimentari
Solo i disturbi d’ansia e depressivi costituiscono il 40% del totale.
Disturbi d’ansia
Dal punto di vista cognitivo, i sintomi tipici dell’ansia possono essere un senso crescente di allarme e di pericolo, l’induzione di immagini, ricordi e pensieri negativi e la sensazione marcata di essere osservati e di essere al centro dell’attenzione. Con il termine “ansia” si intende una reazione caratterizzata da preoccupazione, paura o tensione di fronte a uno stimolo o un evento negativo futuro che può anche non accadere. Viene definita “buona” quando fa preparare l’individuo a una eventuale condizione di pericolo. Diventa negativa se continua anche dopo che l’evento è passato limitando anche le normali attività quotidiane, dando origine a un disturbo d’ansia. Esempi sono il disturbo d’ansia da separazione, da stress post-traumatico e le fobie.
Depressione
Alcuni sintomi sono una capacità ridotta di concentrarsi o prendere piccole decisioni, incolparsi o svalutarsi spesso, avere una tristezza quasi quotidiana non riuscendo a godersi più nulla, essere spesso stanchi e un aumento o una diminuzione del sonno e dell’appetito. La malattia depressiva non interessa solamente la sfera emotiva e l’umore del paziente, ma anche il corpo può mostrare sintomi. Fattori biologici, psicologici e sociali e genetici, sono le tre cause che portano alla depressione. Dicendo “depressione” non si intende una sola tipologia di malattia, poiché ne esistono diverse forme come la depressione maggiore, la più comune, che si manifesta comunemente con sintomi marcati e presenti quasi tutti i giorni che possono protrarsi anche per diversi anni; la distimia che presenta sintomi più attenuati tanto da poter svolgere le proprie attività normalmente anche se con un’importante sofferenza psicologica; la depressione stagionale o SAD, più frequente in autunno e inverno, differente dalla malinconia perché non è uno stato transitorio e si ripete ogni anno.
Disturbo bipolare
Questo disturbo è caratterizzato da due fasi: una maniacale, con sintomi come aumento dell’autostima, ridotto bisogno di sonno, agitazione mentale o fisica e facilità nel cambiare opinione, e una depressiva, con i sintomi nominati prima nella depressione. Il bipolarismo è tra i disturbi con la più alta ereditarietà. Tendenzialmente le fasi depressive durano di più rispetto alle fasi maniacali. Ci possono essere episodi ipomaniacali caratterizzati da un umore irritabile che accadono qualche giorno prima della fase maniacale. Talvolta una persona che soffre di bipolarismo può sperimentare solo episodi di mania o solo di depressione alternati a periodi di normalità del tono dell’umore.
Disturbi alimentari
Dei segnali fisici che si possono notare se qualcuno ha un disturbo mentale sono la perdita o l’accumulo di peso, la preoccupazione eccessiva della propria immagine corporea e cambiamenti della personalità. I disturbi alimentari sono 3. L’anoressia in cui una persona già magra non riesce a convivere con un corpo che le sembra grasso. Si preoccupa talmente tanto del proprio peso da saltare i pasti e abusa di medicinali come lassativi e diuretici. Solitamente si inizia con una dieta con un ossessivo controllo delle calorie e del peso. La bulimia è caratterizzata da una esasperata assunzione di cibo susseguita da tentativi di sbarazzarsi degli alimenti ingeriti, solitamente tramite il vomito autoindotto. Si tratta di una vera e propria dipendenza che porta anche alla depressione. Il disturbo da alimentazione incontrollata dove il soggetto, come nella bulimia, consuma grandi quantità di cibo. A differenza di quest’ultima, però, non espelle quanto ingerito e questo può portare a essere in grave sovrappeso.
Per curare questi disturbi mentali, la cosa migliore da fare e parlarne innanzitutto con i genitori e poi con uno psicologo o uno psichiatra.
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COME I GIOVANI TRASCORRONO IL TEMPO LIBERO
Simone Mazzei, Alessio Gazzillo, Filippo Dian 2^F
MIA E LA SUA STORIA, IL PESCE E LA SIRENA, UN LIBRO EMOZIONANTE
INQUINAMENTO ACUSTICO? MAI SENTITO!
I giovani e il tempo libero: come lo trascorrono oggi?
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LA MODA NEI SECOLI
Smartphone: la nostra rovina?
LE NUOVE TECNOLOGIE: ISTRUZIONI PER L’USO
di Chiara Cipolla (2^ D)
LA NUOVA IDENTITA’
I VIDEOGIOCHI
BODY SHAMING E DISTURBI ALIMENTARI: I PROBLEMI DI CUI NON SI PARLA ABBASTANZA
di Giorgia Farinazzo, Federica Pumo e Susanna Scaldarella (3^ G)
Siamo nel 2021 : internet è sempre alla portata di mano, i cellulari ci seguono ad ogni passo, persino un bambino saprebbe addentrarsi nel mondo della rete, ormai tutti hanno accesso all’istruzione; nonostante ciò però in Italia persistono numerosi problemi di cui non si parla abbastanza. Tra essi troviamo il body shaming ed i disturbi alimentari, dovuti principalmente alla disinformazione.
Nonostante questi problemi persistano in tutte le fasce d’età, si sviluppano maggiormente nel periodo adolescenziale . Sin da piccoli venivamo giudicati, ma in modo più «leggero» . Nell’adolescenza invece cominciamo a dare più peso alle battute, agli scherzi, agli insulti riguardanti il nostro corpo . In questa età, a causa della pubertà, si iniziano a sviluppare i caratteri sessuali secondari , come peli, rimodellamento del fisico, brufoli, che ci rendono più insicuri .
BODY SHAMING
Ultimamente si sente parlare sempre più spesso di body shaming. Si tratta di giudicare le forme del corpo delle persone , criticandole, in particolare attraverso il web e i social network . Non è questione di criticare e basta, anche un – Ti vedo dimagrita/o – può diventare un parere non richiesto se affermato fuori luogo o fuori contesto . Ai giorni d’oggi c’è un continuo confronto con l’altro . Ci si confronta con i modelli proposti da social e media ed il risultato è che si diventa sempre più critici di sé stessi e degli altri . Non ci accorgiamo però che tutti abbiamo le stesse insicurezze e dubbi
Una delle vittime più recenti di body shaming è stata Armine Harutyunyan , modella armena di 23 anni . Ingaggiata da Gucci per la Milano Fashion Week dell’anno scorso, è stata criticata sui social perché non rispettava i canoni di bellezza imposti dalla società . Costituisce un elemento insolito da vedere nell’ambito della moda, ma è probabile che lo scopo di Gucci fosse quello di far parlare di se e di promuovere un nuovo tipo di bellezza . Un intento ormai comune a molte altre agenzie di moda è la diffusione della «body positivity ».
DISTURBI ALIMENTARI
I disturbi del comportamento alimentare (DCA) o disturbi dell’alimentazione sono patologie caratterizzate da una alterazione delle abitudini alimentari e da un’eccessiva preoccupazione per il peso e per le forme del corpo . Nascono prevalentemente durante l’adolescenza e colpiscono soprattutto il sesso femminile. Per la persona che soffre di un disturbo dell’alimentazione tutto ruota attorno al cibo e alla paura di ingrassare . All’inizio, la perdita di peso può far sentire la persona meglio, più magra, più bella e più sicura di sé . A volte le persone ricevono complimenti durante la loro iniziale perdita di peso e questo può rinforzare la sensazione di stare facendo la cosa giusta . Spesso chi soffre non riesce a giudicare il proprio corpo in modo obiettivo ; l’immagine che rimanda lo specchio è ai suoi occhi quella di una ragazza coi fianchi troppo larghi, con le cosce troppo grosse e con la pancia troppo “grande” . Spesso il disturbo alimentare è associato ad altre patologie psichiatriche , in particolare la depressione, i disturbi d’ansia, l’abuso di alcool o di sostanze. Possono essere presenti comportamenti auto – aggressivi, come atti autolesionistici.
LAZIO: PRIMA REGIONE CON ARIA PRIVA DI
CO2, LATINA E LE SUE PROVINCE DICONO “SI”
Non è nuova l’idea di piantare più alberi pr salvare il pianeta ma adesso, grazie all’adesione di 100 città, riusciremo a piantare più di 40.00 alberi, mostrando che con poche azioni e tanta pazienza riusciremo a vivere in un mondo migliore.
di Sophia Beltramini, Melissa Fabian, Giulia Matangon, Giulia Petrillo, Julia Shirlaw, Helena Vaccari (2^ F)
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LA MAFIA SICILIANA E LE STRAGI
di Sofia Spada e Chiara Boschi (2^E)
La mafia siciliana, Cosa Nostra, fece molte stragi. Le più importanti sono: la strage di Capaci dove venne ucciso, nel 1992, Giovanni Falcone e la strage in via D’ Amelio dove venne fatto un attentato per uccidere Paolo Borsellino nel 1992.
Quando si parla di Cosa Nostra si intende la mafia siciliana e le sue ramificazioni nel mondo, soprattutto negli Stati Uniti. Cosa Nostra è soprannominata la ‘’Piovra’’ perché può mettere mano in vari settori come ad
esempio nella politica, nell’ economia, gestisce alcuni appalti pubblici in Sicilia e infine ha a che fare con la droga e la criminalità organizzata.
Tra le tante stragi compiute dalla mafia la prima di cui si parla ancora oggi è la strage di Capaci, un attentato mafioso organizzato per liberarsi del giudice che da anni stava combattendo la mafia.
Giovani Falcone, la moglie Francesca Morvillo e la sua scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani morirono il 23 maggio 1992 alle ore 17:57 quando passarono su un tratto dell’autostrada A29, questa saltò in aria perché gli attentatori avevano disposto una bomba che controllavano da una collinetta che si trovava vicino all’autostrada che fecero esplodere tramite un telecomando.
Giovanni Falcone, la moglie e la sua scorta stavano tornando a Palermo perché era appena tornato dal suo primo viaggio a New York. In questa strage ci furono due sopravvissuti, l’autista di Falcone, Giuseppe Costanza e un uomo della scorta Angelo Corbo.
Un’altra strage, di cui si parla ancora oggi compiuta da Cosa Nostra, è la strage in via D’Amelio, dove il 19 luglio 1992 a Palermo morì il giudice antimafia Paolo Borsellino e la sua scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Alle ore 16:58 una fiat rubata contenente dell’esplosivo, che veniva comandato a distanza tramite un telecomando, esplose in via Mariano D’Amelio sotto il palazzo dove abitavano Maria Pia Lepanto e Rita Borsellino
ovvero la madre e la sorella del giudice. L’unico superstite di questa strage fu Antonino Vullo.
Questi due giudici si conobbero quando erano piccoli perché vivevano nello stesso quartiere (kalsa), Falcone e Borsellino passarono un periodo all’ Asinara per motivi di sicurezza prima del Maxiprocesso, i mafiosi incriminati si trovano al 41 BIS cioè un carcere duro. I due giudici morirono da eroi perché combatterono la mafia essendo consapevoli che ogni giorno potevano rischiare la vita.
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DROGA? NO, GRAZIE
di Francesca Panetti (3^D)
Oggi tutti sono convinti che assumendo delle sostanze stupefacenti facciamo male solo al nostro fisico, quindi a noi stessi e a nessun altro. Ma siete proprio sicuri?
Il Commissario di Polizia di Stato, Tommaso Malandruccolo, oggi parla a tutto il mondo e ci spiega veramente cosa significa comprare, anche solo una volta, della droga. Dietro una canna da cinque euro che la si compra senza pensarci, a chi fai male? Solo a te stesso, no? Quell’inutile canna uccide una marea di persone, quella canna fa crescere sempre di più la mafia che si arricchisce. La droga non si fa da sola, spesso nei paesi del terzo mondo, quelli che noi chiamiamo “in via di sviluppo”, ci sono delle organizzazioni criminali, organizzazioni mafiose, che sfruttano i bambini, soprattutto bambine, per lavorare queste sostanze. Quando lavorano, le bambine devono essere completamente senza vestiti per non nascondersi droga negli indumenti, quindi lavorano nude in mezzo a sostanze tossiche e spesso vengono maltrattate dai proprietari della fabbrica.
La droga viene poi venduta la maggior parte delle volte ai mafiosi, infatti l’attività mafiosa con maggiori guadagni è lo spaccio della droga. Per far si che nessuno venga scoperto a vendere la droga, i mafiosi di quei Paesi si organizzano in questo modo: usano un bambino a cui viene detto di andare davanti ad un bar e di sparare ad una determinata persona seduta lì fuori. Gli si dà una pistola promettendo al bambino una grande ricompensa. Il bambino cammina e dalla macchina raggiunge il bar, non fa in tempo ad alzare la pistola, probabilmente giocattolo o scarica, che viene sparato e ucciso dagli spacciatori nella macchina. In quel punto la folla aumenta e con lei anche la confusione e il rumore, e la macchina con gli spacciatori e con tutto il carico di droga riesce a passare i controlli perché le persone sono concentrate sul bambino senza vita. La droga viene venduta ai mafiosi che però ad un controllo sulla dogana vengono scoperti. Nella macchina con la droga ci sono due uomini davanti e una donna dietro, l’unica persona armata è la ragazza che subito nasconde la pistola sotto il tappetino, perchè aveva già previsto che, nelle perquisizioni per vedere se avesse avuto armi, le avrebbero sicuramente sequestrato la pistola. Lei viene portata in commissariato nella macchina della polizia. Nella macchina dietro di loro ci sono i due criminali che vengono messi nei sedili posteriori, dove prima c’era la ragazza e vengono scortati da due poliziotti uno alla guida e uno sul sedile del passeggero. Concentriamoci ora su questa automobile. Il mafioso si accorge che sotto il tappetino c’è la pistola lasciata dalla collega, la prende spara ai poliziotti che muoiono sul colpo e i due assassini riescono a scappare. Ora stanno vendendo una sola canna, ad un ragazzo che la vuole provare.
Le mani sporche di sangue non ce l’hanno solamente i signori che maltrattano, sfruttano e uccidono i bambini, non ce l’hanno solo il mafiosi. Le mani sporche di sangue, ce l’ha anche il ragazzo, anche se ha comprato una sola canna, solo una. “Il minimo battito d’ali di una farfalla provoca un uragano dall’altra parte del mondo”. Il ragazzo sta sparando con la pistola dietro la schiena, fuori dalla finestra, neanche guarda chi sta uccidendo. Te lo dico io: sta uccidendo una marea di persone INNOCENTI.
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I problemi del pianeta terra, scienziati in conflitto: è colpa dell’uomo?
Stiamo uccidendo la Terra. Ogni giorno, ora dopo ora, emettiamo nell’atmosfera gas nocivi che non fanno altro che distruggere pian piano il delicato equilibrio che apparteneva al nostro pianeta fin dai tempi della sua creazione.
di Lucrezia Favori e Gaia Bottoni
A causare tutto ciò sono non soltanto le nostre comodità, ma soprattutto le grandi industrie. Gli scienziati su questo argomento si dividono in due gruppi.
L’unica cosa su la quale tutti gli scienziati sono d’accordo, è che il clima della terra sta cambiando. La temperatura sta inesorabilmente salendo, grado per grado, a livelli che chi è ancora in vita non ha mai conosciuto. Ciò su cui si dividono gli scienziati è il motivo di questo aumento della temperatura: alcuni sostengono che è un cambiamento naturale avvenuto altre volte nella storia del nostro pianeta, mentre secondo i più il peso di questo cambiamento naturale è aumentato di moltissime volte a causadall’inquinamento.
L’effetto serra, se tenuto a valori normali, permette la vita sulla terra: vari gas presenti nell’atmosfera, chiamati gas serra, lasciano passare le radiazioni solari, mentre assorbono parte dei raggi infrarossi emessi dal suolo e li riemettono in tutte le direzioni, quindi anche verso il pianeta. Questo permette alla temperatura media della Terra di non scendere mai fino al punto di congelamento dell’acqua. L’effetto serra è così chiamato perché ricorda ciò che avviene in una serra, anche se le basi sono diverse: i gas serra si comportano come se fossero i vetri della serra.
Dei gas serra fa parte anche l’anidride carbonica, che viene emessa dalle fabbriche e dalle macchine. Perciò, se si pensa allo sviluppo industriale che è avvenuto in questi anni, si può immaginare soltanto vagamente quanta anidride carbonica immettiamo in più rispetto a quella già presente. Inoltre c’è da calcolare anche il disboscamento, che influisce perché gli alberi non assorbono più l’anidride carbonica.
Ci sono nuovi studi grazie ai quali è stato dimostrato un fatto agghiacciante: la calotta glaciale artica, che ha da sempre il compito di aiutare il pianeta a raffreddarsi, si sta sciogliendo a ritmi talmente rapidi che, se non si agisce in tempo e in modo decisivo, entro 35 anni il ghiaccio potrebbe scomparire definitivamente nei mesi estivi. Alcuni climatologi sostengono che la temperatura media nei prossimi anni aumenterà di qualche grado, e che nel 2020 le zone aride del nostro pianeta si saranno spostate di vari chilometri verso nord. Ma nonostante queste prove alcuni scienziati non sono d’accordo che questo riscaldamento sia causato dall’uomo e accusano i loro colleghi di avere soltanto pregiudizi contro lo sviluppo economico.
I dubbi sui cambiamenti climatici che stanno avvenendo sono ancora molti, e gli studiosi si stanno dando molto da fare per capire meglio cosa sta succedendo al nostro pianeta, e per fare previsioni sempre più precise su cosa accadrà nei prossimi secoli. Ma su una cosa penso che tutti gli scienziati e tutti gli esseri viventi non possono far altro che essere d’accordo: l’inquinamento fa male. Allora perché aspettare che sia la Terra a chiede di cambiare una cosa nociva in primo luogo per noi? Non dovremmo dimostrare la maturità acquisita in millenni di sviluppo, e mettere un freno a tutto ciò? E inoltre: Tutti quanti noi, e non solo poche persone, non dovremmo dimostrare un po’ di rispetto per questo pianeta che ci ha gentilmente donato tutto per vivere? Queste sono domande che tutti ci dovremmo porre, ma in particolare chi ha il potere di cambiare veramente qualcosa: i politici. Perché non credo che l’inquinamento che produce una macchina sia uguale a quello prodotto da un’industria. Perciò, anche se noi cominciassimo a muoverci solo con i mezzi pubblici e a mettere in atto tutti quei piccoli accorgimenti per inquinare di meno, chi ci pensa a cambiare il resto?
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LEONARDO DA VINCI “IL GENIO”
di Andrea Rizzoli e Gabriele Milani (3^F)
LEONARDO DA VINCI PUO’ CONSIDERARSI IL PIU’ GRANDE GENIO DEL MONDO. NACQUE NEL 1452 A VINCI , VICINO FIRENZE. A 17 ANNI SI TRASFERI’ IN CITTA’ PER ENTRARE NELLA BOTTEGA DEL VERROCCHIO, POI NE APRI’ UNA SUA E LAVORO’, SUCCESSIVAMENTE, PER LORENZO DEI MEDICI. NEL 1482 ANDO’ A MILANO PER PRESTARE SERVIZIO PRESSO LUDOVICO IL MORO. NEL 1500 RIPRESE A VIAGGIARE E , DOPO UNA SERIE DI SPOSTAMENTI A FIRENZE E A MILANO GIUNSE A ROMA NEL 1514 ALLA CORTE DI PAPA LEONE X . NON SENTENDOSI A SUO AGIO SI TRASFERI’ NEL 1517 IN FRANCIA, OSPITE DI FRANCESCO I , QUI MORIRA’ NEL 1519 . LEONARDO E’ CONSIDERATO ANCHE ALL’ ESTERO UN VERO E PRORIO GENIO , INFATTI NONOSTANTE VIVESSE IN UN EPOCA ARRETRATA RIUSCI’ A COSTRUIRE MACCHINE , E A INVENTARE METODI PITTORICI E SCULTORICI INPENSABILI. SECONDO STUDI RECENTI TUTTO CIO’ CHE VERRA’ INVENTATO DOPO LA MORTE DI DA VINCI SARA’ SOLO UN MIGLIORAMENTO DI QUELLO CHE LEONARDO AVEVA GIA’ FATTO. PENSIAMO INOLTRE CHE IL SUO GENIO NON TROVO’ MAI LIMITI, FU ANZI INCORAGGIATO DA TUTTI I SIGNORI PRESSO CUI LEONARDO LAVORO’ CHE GLI DIEDERO STIMOLI SEMPRE MAGGIORI .
PROPRIO QUEST’ANNO SI FESTEGGIA IL CINQUECENTENARIO DELLA SUA MORTE , RICORRENZA, QUESTA, CHE DA MODO DI RICORDARE IL GENIO DI LEONARDO. ULTIMAMENTE TUTTI I MUSEI DIMEZZANO IL PREZZO DEL BIGLIETTO AFFINCHE LA VISITA AD ESSI SIA ACCESSIBILE A TUTTI, IN MODO TALE CHE POSSANO AMMIRARE TUTTE LE SUE FANTASTICHE OPERE, CHE DOPO 500 ANNI SONO ANCORA VISITABILI E IN BUONE CONDIZIONI E SOPRATTUTTO ATTUALI. DA SEGNALARE LA MOSTRA A LUI INTITOLATA PRESSO LE SCUDERIE DEL QUIRINALE A ROMA .
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Gli anime: dal Giappone alle vite dei giovani in tutto il mondo
di Emanuele Caprio, Alessandro Ciccacci, Matteo gatto, Marco Di Mauro (3^F)
Gli anime, adattamenti televisivi di fumetti giapponesi (manga), sono oggi seguiti da appassionati giovani e non. Da quelli più lunghi e seri, che puntano ad impressionare lo spettatore mettendo in gioco temi pesanti come la discriminazione, la libertà, ecc, a quelli che si fondano sull’ironia e puntano principalmente a farci divertire, ce ne sono di tutti i tipi.
- Cenni storici
Il termine anime deriva dalla abbreviazione della parola giapponese animeshon e indica le opere di animazione giapponese. Pur avendo origini antiche, l’industria dell’anime moderna nasce intorno agli anni Sessanta del Novecento. La grande popolarità degli anime in Giappone è dovuta principalmente al grande e dinamico mercato di manga. La data di nascita dell’industria moderna dell’animazione giapponese coincide con la prima messa in onda del primo episodio di quello che è considerabile il primo anime moderno (Astro Boy), nel 1963. Dalla metà degli anni sessata in poi l’animazione giapponese conosce una continua, gli studi si moltiplicano, le tecniche si affinano, le televisioni private e di stato aumentano le richieste di serie animate. Da quel periodo ad oggi l’animazione giapponese è arrivata a coprire il circa il 60% dell’animazioni in circolazione in tutto il mondo.
- Anime più famosi
Ad oggi gli studi televisivi che si occupano della produzione di anime sono innumerevoli e altrettante sono le opere famose e diffuse in tutto il mondo; vediamo la top 10 degli anime più famosi:
- DRAGON BALL (tutte le serie)
- DEATH NOTE
- NARUTO
- FULLMETAL ALCHEMIST
- ATTACK ON TITAN
- SWORD ART ONLINE
- FARY TAIL
- TOKYO GHOUL
- ONE PUNCH MAN
- POKEMON
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I SOCIAL NETWORK E COME NON USARLI
Molti giovani di oggi utilizzano i social in maniera inappropriata
di Marta De Simone 2^ F
I social network: piattaforme digitali sulle quali la popolazione mondiale può mettersi in contatto, può postare foto e video. Ma non solo…
Instagram, Facebook, Twitter e WhatsApp sono i social network più famosi, spesso utilizzati per condividere momenti della propria vita con il resto del mondo. Ma c’è chi esagera, chi usa il telefonino, o il computer, 24 ore su 24 , documentando ogni singolo episodio della propria vita quotidiana. Esistono tipi di persone che postano sui social video o foto di avvenimenti orrendi: gente che uccide gli animali, che maltratta le persone e così via. Questi materiali possono nuocere ai tanti ragazzi che utilizzano i social network. Le piattaforme, come approvato da esperti, vanno usate con moderazione per un massimo di due o tre ore al giorno; molti rimangono così tanto attivi sui social sino ad isolarsi, escludersi, dal mondo esterno per giorni e giorni. Tutto ciò manda in tilt il cervello che “bruciandosi” fa perdere la ragione causando gravi danni celebrali e fisici soprattutto agli adolescenti.
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L’IMMIGRAZIONE, FENOMENO SOCIALE CONTROVERSO
E’ il trasferimento permanente o temporaneo di singoli individui o gruppi di persone in un paese diverso da quello di origine; è, dunque, uno dei fenomeni sociali mondiali più problematici e controversi di questo decennio.
di Alessandro Annunziata
Andrea Barollo
Nicola De Berardinis
Lorenzo Gasbarrone
Riccardo Parisi
Teo Piattella
(Classe 3^ D)
Esistono due tipi di immigrati: i profughi, cioè coloro che non hanno un permesso di soggiorno e sono alla ricerca di una vita migliore in un paese diverso dal proprio, e i rifugiati, cioè coloro che fuggono dal loro paese di origine a causa di guerre e discriminazioni e hanno ottenuto un permesso di soggiorno.
L’EUROPA E LA CRISI ECONOMICA
Molti immigrati hanno come meta l’Europa; in particolare l’Italia, la Francia, l’Inghilterra e la Germania. Questi Stati, esclusa l’Italia, hanno risolto il problema dell’immigrazione facendoli entrare a far parte della comunità, dandogli un’adeguata istruzione, così da permettergli di integrarsi nel mondo del lavoro.La crisi economica che sta investendo l’Europa ed il numero sempre crescente di immigrati non rendono sempre disponibili posti di lavoro. Non avendo un impiego, molti immigrati cadono vittime di organizzazioni criminali oppure sono vittime del lavoro nero, insicuro e sottopagato.
COSA DICE LA SCIENZA
Secondo la scienza mischiare diverse etnie è molto importante in quanto rafforza i geni dei figli avuti tra le due. L’afflusso di immigrati, ancora, ha consentito di ridimensionare gli effetti dell’invecchiamento della popolazione prodotto dalla combinazione della vita media e la diminuzione del tasso di natalità, ciò vuol dire che sono proprio gli immigrati a far sì che molti pensionati italiani si godano la propria pensione.
Uno studio, elaborato dalla fondazione Leone Moressa, rileva che il contributo dei 2,4 milioni di stranieri in Italia vale il 9% del nostro PIL (Prodotto Interno Lordo), cioè 121 miliardi di euro, e il loro lavoro serve a pagare la pensione a 700 mila abitanti.
Però è anche vero che circa il 90% degli immigrati incontra enormi difficoltà a trovare lavoro ed è necessario un intervento economico dello Stato. Per questo lo Stato non riesce a trovare un compromesso tra il grande flusso migratorio e le normative per rendere meno difficile la vita degli immigrati in Italia.
CONCLUSIONI
In conclusione, valutando i pro e i contro, si può dire che l’immigrazione, a seconda dei punti di vista, può essere sia una cosa buona per il Paese che cattiva; per migliorare questa situazione bisognerebbe dare una possibilità lavorativa agli immigrati, così da non lasciarli disoccupati. Attualmente, però, è difficile riuscire a trovare la soluzione a questa problematica a causa della forte crisi che sta attraversando gran parte dell’Europa in questi ultimi anni.
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FEMMINICIDIO: UN FENOMENO IN AUMENTO
di Alessio Vignes,
Giacomo Rubertone,
Nicole D’Antonio e
Francesca Palombo
Classe 2^G
Un argomento che ci ha particolarmente colpito è di stretta attualità: l’aumento dei casi di femminicidio in Italia. Questi casi sono aumentati anche nel nostro paese, anche se molto meno in confronto ai paesi islamici, nei quali le donne vengono sfruttate e maltrattate e non hanno né diritti né dignità.
STATISTICHE
Da alcuni dati ricavati da Internet, risulta che sono diminuiti gli omicidi criminali, ma nel corso degli anni sono aumentate le uccisioni di donne per mano di partner o ex-partner. Sono prevalentemente i mariti, fidanzati o ex a commettere questi reati. Inoltre ogni anno, in Italia, ci sono almeno cento casi di femminicidi ed è una vera e propria strage. Migliaia sono le donne che vengono aggredite, perseguitate, picchiate e sfregiate da compagni che non accettano la fine di una relazione.
IL CASO
Ora parleremo di un caso accaduto recentemente nel nostro territorio. A Cisterna di Latina un carabiniere di nome Luigi Capasso ha sparato alla moglie Antonietta Gargiulo. Si è poi tolto la vita dopo aver ucciso le due figlie di otto e tredici anni. La mattina l’uomo ha sparato tre colpi di pistola alla moglie presso il garage, e si è poi chiuso in casa con le due figlie. Nell’appartamento sono poi state trovate morte le bambine. La moglie è stata soccorsa e portata all’ospedale San Camillo di Roma. Secondo noi questi episodi accadono soprattutto per gelosia, problemi psicologici o per problemi di coppia.
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ROMICS 2018 , UNA STORIA DI SUCCESSO
di Giovanni Orefice
Davide Pumo
Mattia Mengo
Classe 3 G
CHE COS’E’
Romics è una rassegna internazionale sul fumetto, l’animazione, i videogames, il cinema e l’intrattenimento organizzata dalla Fiera di Roma. La manifestazione si tiene due volte l’anno e all’interno dei padiglioni sono allestiti diversi stand a tema riguardanti fumetti, anime, videogiochi, serie TV ecc.
ATTIVITA’
Molteplici sono le attività svolte durante la fiera del Fumetto che ospita migliaia di cosplayer (impersonanti personaggi di cartoni, videogiochi e film), provenienti da tutta Italia e spesso anche da paesi stranieri. All’interno di alcuni padiglioni, dove sono proiettati film di animazione, è anche possibile assistere o partecipare alla gara cosplay che ha luogo sempre di domenica.
LA STORIA
Nel 2001 nasce a Roma, in via Cristoforo Colombo, il festival del fumetto, dell’animazione e dei videogiochi sotto la direzione artistica di Luca Raffaelli che, dopo l’edizione del decimo festival, abbandona il progetto per divergenze con la produzione sull’identità culturale della manifestazione.
Edizione 2018
La XXIII edizione del romics ha avuto modo di ospitare all’interno dei suoi padiglioni vari personaggi famosi. Possiamo citare ad esempio Martin Freeman, attore inglese reso celebre per la sua interpretazione di Bilbo Baggins nel film “Lo hobbit” e di John Watson nella serie tv “SHERLOCK”. Inoltre Cristina D’avena ha deliziato la folla cantando le amatissime sigle dei cartoni animati. Quindi possiamo dire che anche questa edizione è stata un grande evento.
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LO SFRUTTAMENTO MINORILE
di Andrea Meschino
Samuel Di Lenola
Luca De Filippo
Alessandro Moschetta
Nel mondo esiste la piaga dello sfruttamento minorile, cioè il lavoro in nero che bambini ancora piccoli sono costretti a fare per portare a casa qualche soldo.
Spesso i bambini sono letteralmente venduti dalle proprie famiglie a datori di lavori senza scrupoli ma lo sfruttamento minorile non si limita solo a far lavorare bambini ancora piccoli, ma anche farli arruolare nell’esercito (bambini soldato).
I ragazzi costretti a lavorare hanno meno di quattordici anni, dovrebbero andare a scuola, giocare, avere tempo per riposare, e invece lavorano: nei campi, nelle discariche o sulla strada, ovunque vi siano opportunità di guadagnare qualcosa, anche pochissimo, per aiutare sé e la propria famiglia a sopravvivere.
SOPRUSI INTOLLERABILI
Alcuni riescono a trovare il tempo per frequentare la scuola, ma la maggior parte di essi non ha mai messo piede in un’aula scolastica, ed è probabile che non lo farà mai. A volte i soprusi, che subiscono i bambini sono intollerabili e spingono i piccoli lavoratori a ribellarsi. Ne è un esempio il caso di Iqbal: Iqbal Masih che nacque a Muridke, in Pakistan, nel 1983. A cinque anni fu venduto perché la sua famiglia si era indebitata per pagare le spese del matrimonio del primogenito. Iqbal iniziò a lavorare come schiavo, era incatenato ad un telaio per la lavorazione di tappeti, per 14 ore e gli veniva dato un salario di circa 1 rupia, equivalenti a tre centesimi al giorno. Un giorno tentò di scappare ma venne riportato indietro dalla Polizia corrotta del luogo e il suo padrone lo punì gettandolo in quello che il bambino definiva “il buco”, un pozzo nero senz’aria. Nel 1992 infine Iqbal scappò definitivamente dalla sua prigione e partecipò alla manifestazione del Fronte di Liberazione del Lavoro. Una volta libero decise spontaneamente di raccontare le condizioni di sofferenza cui erano sottoposti i bambini della fabbrica di tappeti in cui lavorava. Gli avvocati del sindacato riuscirono così a liberarlo. Nel 1993, Iqbal iniziò a girare il mondo tenendo varie conferenze su ciò che lui aveva documentato.
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BAMBINI LAVORATORI: UNA PIAGA MONDIALE
di Francesca Pacifico e Letizia Visari 2^D
Al giorno d’oggi i bambini che lavorano sono tanti e sempre più numerosi. E questa non è una bella cosa. Dalle ricerche fatte di recente si presume che i bambini che lavorano si trovino in Asia, ma che è l’Africa il continente in cui è più alta la probabilità che un bambino sia costretto ad un lavoro precoce. Tuttavia, i piccoli lavoratori sono numerosi nei paesi poveri e non mancano neanche nei paesi industrializzati. In Italia sono trecentomila i bambini che lavorano e questo paese è posizionato tra i primi in classifica. Questi ragazzi hanno meno di 14 anni e dovrebbero andare a scuola, giocare, avere tempo per riposare, e invece lavorano: nei campi, nelle discariche, sulla strada, ovunque vi siano opportunità di guadagnare qualcosa per aiutare a sopravvivere sé e la propria famiglia. Alcuni riescono a trovare il tempo per frequentare la scuola, ma la maggior parte di essi non ha mai messo piede in un’aula scolastica, ed è probabile che non lo farà mai. A meno che qualcuno li aiuti.
Lo sfruttamento minorile è sempre più frequente, costringono dei ragazzi a fare lavori forzati, trattandoli male e pagandoli poco, quando li pagano.
Questi poveri ragazzi non possono opporsi, né andare dalle forze dell’ordine perché vengono minacciati dai lori “capi”.
GIORNATA MONDIALE UNICEF
12 giugno 2015 – «In occasione della Giornata mondiale contro lo sfruttamento del lavoro minorile, l’UNICEF ricorda che 150 milioni di bambini tra i 5 e i 14 anni nei Paesi in via di sviluppo, circa il 16% di tutti i bambini e i ragazzi in quella fascia di età, sono coinvolti nel lavoro minorile. Nei Paesi meno sviluppati, circa un bambino o ragazzo su 4 mettendo a rischio la loro salute e sanità mentale. Al mondo vengono forzati a lavorare 168 milioni di minori, e in Italia ne lavorano ancora 216 mila.
La Convenzione n.182 nasce con l’obiettivo di eliminare le forme peggiori di lavoro minorile. Essa sottolinea la necessità di un’azione immediata per combattere le forme peggiori di sfruttamento dei bambini. Le disposizioni principali della Convenzione chiariscono quali situazioni siano da classificare come le forme peggiori di lavoro minorile e specificano i provvedimenti che i governi devono adottare per vietarle ed eliminarle.
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IL POLO STA MORENDO
di Gaia Meacci e Lucrezia Favori (2^D)
Mai come quest’anno il Mar Glaciale Artico è stato così libero dai ghiacci. Secondo alcuni studiosi entro un anno potrebbe essere superato il punto di non ritorno, con l’instaurazione di fenomeni meteorologici irreversibili dalle conseguenze imprevedibili. I rilievi satellitari non mentono: la scomparsa di una delle ultime regioni incontaminate del pianeta è sempre più vicina. I ghiacciai si stanno sempre più sciogliendo negli ultimi anni, dal 1990 circa fino ad oggi. Essi presentano una riduzione del 5% rispetto al 2004 ( 11,1 milioni di chilometri quadrati ) e il ghiaccio sciolto è 5 volte l’Italia. Questo record negativo non può che peggiorare con l’arrivo dell’estate artica. Al termine del periodo estivo l’estensione della banchisa artica sarà inferiore di 1 milione di chilometri quadrati al minimo assoluto di 3 milioni e mezzo. A causa del fenomeno noto come “amplificazione artica”, l’Artide si surriscalda due volte più velocemente di qualsiasi altra regione dell’emisfero settentrionale. La sostituzione di superfici chiare – e quindi riflettenti – dei ghiacci con quelle scure delle acque sottostanti determina un maggiore assorbimento della radiazione solare, innescando un processo autoalimentato che riscalda ulteriormente la regione.Anche gli animali stanno soffrendo per lo scioglimento dei ghiacci.
IL FENOMENO
La fusione della banchisa non innalzerà il livello medio del mare perché questo ghiaccio fa già parte del volume dell’oceano. Il completo scioglimento porrebbe un problema di natura energetica che provocherebbe lo spostamento della cella polare e di conseguenza lo stravolgimento delle correnti marine e atmosferiche. Nel 2015 lo scioglimento dei ghiacci ha provocato oscillazioni insolite nella corrente a getto che circola alle latitudini settentrionali e mantiene isolata la fredda aria polare. Il mutato regime dei venti ha permesso in estate l’instaurarsi di un sistema di alta pressione che ha aumentato le temperature della Groenlandia, favorendo lo scioglimento della calotta artica.
La perdita di ghiaccio marino sta provocando cambiamenti nella corrente a getto, la corrente a getto sta cambiando la Groenlandia, la Groenlandia impatta sull’intero sistema Artide e sul suo clima. Il ritiro dei ghiacci aprirà inoltre la strada allo sfruttamento delle risorse naturali del Mar Glaciale Artico.
LE NOSTRE CONSIDERAZIONI
Secondo noi per migliorare questa situazione dovremmo prestare più attenzione al nostro pianeta aiutandolo con l’inquinamento. Possiamo aiutarlo per esempio cercando di rispettare la natura e gli esseri viventi presenti in essa. In questo caso il surriscaldamento del clima avviene perché i gas serra, agendo sull’atmosfera, fanno entrare i raggi ultravioletti del sole e ne impediscono l’uscita, creando così l’effetto serra. Questi gas serra sono causati principalmente da anidride carbonica emessa soprattutto dalle macchine e dalle industrie e da altri componenti che sono le principali cause di inquinamento. Quindi consigliamo di tenere sottocontrollo questi fattori.
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